Aureo di Nerone, moneta d'oro Antica Roma
  • Aureo di Nerone, moneta d'oro Antica Roma
  • Ritratto dell'imperatore Nerone, moneta d'oro Antica Roma
  • Il dio romano Giove su moneta d'oro di Nerone

La preziosa moneta d'oro di Nerone

14.150,00 €
Tasse incluse

Moneta d'oro di Nerone risalente al periodo tra il 64 e il 65 d.C., con raffigurazione di Giove come ringraziamento per aver fatto fallire l'attentato nei confronti dell'imperatore.

Il livello qualitativo di questo aureo è del 40% della scala Bolaffi, superiore alla qualità media che si attesta intorno al 30%. La moneta è corredata da certificato di autenticità.

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Quantità

Nel 65 d.C. il senatore Gaio Calpurnio Pisone organizzò una congiura contro Nerone, raccogliendo diversi ribelli tra i personaggi più influenti dell'epoca che provavano rancori personali verso l'imperatore, dovuti principalmente ai suoi eccessi o ai suoi atti crudeli, o che auspicavano la restaurazione della repubblica. La congiura fallì a causa di una delazione, i congiurati furono catturati e giustiziati, a Pisone venne dato l'ordine di uccidersi e, secondo le fonti storiche, Nerone coniò una serie di monete con la raffigurazione di Giove, come ringraziamento agli dei per lo scampato pericolo.

L'aureo di Nerone

Una delle monete coniate da Nerone per ringraziare gli dei è l'aureo che su una faccia riporta effigiato l'imperatore stesso e sull'altra il dio Giove.

  • Anni di emissione: 64 - 65 d.C.
  • Materiale: oro
  • Peso: gr 7,23
  • Diametro: mm 19 circa
  • Contorno: non regolare

La testa di Nerone, ornata da una corona di alloro e rivolta a destra, occupa praticamente l'impero campo del dritto, interrompendo in alto una legenda composta da tre parole non abbreviate ("Nero Caesar Augusto", Nerone Cesare Augusto) che inizia in basso a sinistra, sotto il collo. A differenza delle monete risalenti ad anni precedenti, l'effigie rappresenta in modo molto realistico l'imperatore in età più avanzata e con i segni evidenti della vita sfrenata ed opulenta che conduceva.

Al rovescio, la raffigurazione centrale mostra Giove, il re degli dei, seduto a sinistra in atteggiamento regale, mentre tiene un fulmine con la mano destra e un lungo scettro verticale con la sinistra. La sua figura è rappresentata con barba e capigliatura folte, tipiche dell'età matura, a torso nudo ma con un ricco manto che gli avvolge le gambe. La legenda si sviluppa lungo il bordo e si compone di due sole parole non abbreviate ("Iuppiter Custos", Giove Custode) disposte ai lati della raffigurazione e separate in alto da un ampio spazio.

La datazione della moneta

Il peso di questo esemplare attesta che esso fu coniato non prima del 64 d.C., anno in cui Nerone introdusse la riforma monetaria con la quale il peso dell'aureo fu ridotto da 7,60 a 7,30 grammi. circa.

La legenda, puramente onomastica, molto semplice e che non presenta problemi di interpretazione, non presenta alcun altro elemento per datare l'emissione con maggiore precisione. Tuttavia, l'assenza nella legenda dei titoli di Imperatore e di Padre della Patria consente indirettamente di individuare un periodo di emissione più ristretto. Da alcune ricerche emerge infatti che il titolo di Imperatore comparì sulle monete d'oro e d'argento solo a partire dal 66 d.C. e, come ulteriore conferma, anche il titolo di Padre della Patria comparì su monete databili a partire dalla metà del 67 d.C.

Da tutti questi elementi, si deduce che il periodo di emissione di questo aureo può essere limitato al biennio 64-65 d.C. Proprio la brevità del periodo di emissione contribuisce ad aumentare la rarità della moneta e, di conseguenza, il suo valore.

N075418

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