
Il Re eletto, le 2 lire di Firenze verso l'Unità d'Italia (1860)
Moneta d'argento da un quarto di scudo, coniata dal Regno di Sardegna sotto Carlo Emanuele IV.
La moneta è autentica e in perfetto stato di conservazione.
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Quando Carlo Emanuele IV succedette al padre Vittorio Amedeo III come re di Sardegna, i Savoia avevano ormai perso il Piemonte che era finito in mani francesi. La casata, ormai confinata sull'isola, aveva bisogno di riacquistare prestigio e fu così che il sovrano, con la riforma del 1755, reintrodusse lo stemma sabaudo sulle monete.
Nella moneta d'argento da un quarto di scudo, coniata tra il 1797 e il 1798, compare sul diritto il busto paludato e corazzato del re e al centro del rovescio lo stemma completo inquartato.
Il primo quarto, in alto a sinistra, rappresenta il Regno di Sardegna, sul quale i Savoia esercitavano la sovranità dal 1720. Il secondo, in alto a destra, è l’emblema del Regno di Gerusalemme, risalente alle crociate e che aveva cessato di esistere di fatto fin dal 1291. Il terzo, in basso a sinistra, è l’emblema del Regno di Cipro, anch’esso di fatto non più esistente dal 1489. L’ultimo quarto, in basso a destra, raffigura l’emblema del Ducato del Monferrato, acquisito dai Savoia nel 1708. L’elemento centrale dello stemma è l’aquila coronata ad ali aperte, che simboleggia l’investitura imperiale della Savoia, feudo di origine del casato.
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