
Due volti dell'Impero: i denari d'argento di Traiano e Adriano
Denario d'argento risalente all'epoca dell'imperatore romano Augusto, che regnò tra il 27 a.C. e il 14 d.C.
La moneta, in buono stato di conservazione, è custodita in un elegante cofanetto ed è corredata dall'esclusivo Catalogo Bolaffi delle monete degli imperatori romani.
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Il denario d'argento di Augusto è un autentico frammento dell’inizio di una nuova era: quella dell’Impero Romano. Coniato sotto il principato di Caio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, esso rappresenta uno dei pezzi più iconici e significativi dell’intera monetazione imperiale.
Secondo alcune ricostruzioni storiche, il denario d'argento di Augusto potrebbe essere stato parte dei 30 denari che Giuda ricevette per tradire Gesù, in quanto era una delle monete all'epoca circolanti nell'Impero Romano e nelle sue province, dunque anche in Giudea.
Sul diritto, la testa laureata di Augusto, rivolta a destra, trasmette tutta l’autorevolezza del primo imperatore romano che, dopo aver posto fine alle guerre civili, diede vita a un secolare periodo di stabilità e prosperità noto come Pax Romana.
Sul rovescio, le raffigurazioni variano e riflettono i valori fondamentali del regime augusteo:
Questo denario fu parte della riforma monetaria organica promossa da Augusto intorno al 20 a.C., che stabilì rapporti fissi tra oro, argento e oricalco, razionalizzando il sistema e ponendo le basi per i secoli a venire.
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