Due volti dell'Impero: i denari d'argento di Traiano e Adriano
L'Argento di Augusto
Una moneta da museo, un oggetto raro e di grande valore storico. Un denaro in argento realmente circolato durante l'impero romano, coniato prima della nascita di Cristo, il denario d'argento di Augusto è passato di mano in mano e arrivato sino ai giorni nostri attraversando oltre 2 millenni.
Bolaffi propone il Denaro di Augusto accompagnato dall'elegante cofanetto, dal catalogo monete d'Italia e dal certificato di autenticità Bolaffi.
Per maggiori informazioni, contatta senza impegno i nostri esperti.
Chiama lo 011.056.85.27 o scrivi a info@bolaffi.it
Secondo alcune ricostruzioni storiche, il denario d'argento di Augusto potrebbe essere stato parte dei 30 denari che Giuda ricevette per tradire Gesù, in quanto era una delle monete all'epoca circolanti nell'Impero Romano e nelle sue province, dunque anche in Giudea.
Questo denario d’argento fu fatto coniare dall’imperatore Augusto, primo imperatore romano dal 27 a.C. al 14 d.C., nonchè uno dei personaggi più illustri e celebri della storia antica. Il suo governo ha rappresentato un momento di svolta cruciale per Roma, segnando il definitivo passaggio dal periodo repubblicano a quello imperiale.
Caio Ottavio, questo il nome originario, era nato nel 63 a.C. da una nipote di Giulio Cesare che lo adottò quando rimase orfano, col nome di Caio Giulio Cesare Ottaviano. Dopo l'uccisione del prozio, ancora giovanissimo prese in mano le redini del comando e, con l’aiuto di Marco Antonio e Lepido, annientò il partito degli avversari di Giulio Cesare. Nel 27 a.C. il Senato attribuì formalmente a Ottaviano il potere assoluto e il titolo di Augusto, con il quale è passato alla storia.
La moneta qui presentata, coniata tra il 2 a.C. e il 4 d.C. nella zecca di Lugdunum (l'attuale Lione), mostra sul dritto il profilo dell'imperatore e sul rovescio Caio e Lucio, nipoti dell'imperatore, uno di fronte all’altro, in toga, che reggono ciascuno uno scudo e una lancia poggiati a terra, sopra i quali campeggiano due strumenti di sacrificio, il simpulum e il lituus.
Riferimenti Specifici
Per maggiori informazioni, contatta senza impegno i nostri esperti.
Chiama lo 011.056.85.27 o scrivi a info@bolaffi.it
Potrebbe anche piacerti