Il marengo d'oro del primo re d'Italia
Lo zecchino in oro dell'ultimo doge di Venezia
Lo zecchino in oro 997 dell'ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin.
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La moneta d'oro di Venezia, battuta per la prima volta nel 1284, inizialmente si chiamava ducato, con riferimento al potere del doge. Ma da metà Cinquecento divenne per tutti zecchino, per valorizzare l’altissimo tenore d’oro (997 millesimi) garantito dalla zecca incaricata della sua produzione.
Sul diritto illustra il doge, signore della città, con il Vangelo in mano e inginocchiato davanti al patrono san Marco, che gli porge il vessillo della repubblica. In questo caso si tratta dell'ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin. Sul rovescio, la figura di Cristo benedicente è racchiusa dentro un’aureola a forma di mandorla costellata di stelle, mentre la legenda recita "Sia affidato a te, o Cristo, questo ducato che tu governi".
Come il fiorino, anche lo zecchino veneziano ebbe un successo immediato e duraturo, garantito dall’invidiabile potere della Serenissima e dalla sua rete commerciale: divenne la moneta d’oro più prestigiosa nelle piazze commerciali del Mediterraneo.
- Moneta circolata
- Anno di emissione: 1789 - 1797
- Paese: Repubblica di Venezia
- Valore nominale: 1 ducato
- Contorno: non regolare
- Peso: 3,48 gr. - Diametro: circa 22 mm.
- Metallo: Oro
- Qualità: 40%
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