
Il pregiato 20 grana ardesia del regno di Sicilia (1859)
Moneta d'oro emessa dal Regno di Sicilia tra il 1750 e il 1752, l'oncia d'oro di Carlo di Borbone testimonia la trasformazione del Meridione dopo la conquista militare dei regni di Napoli e di Sicilia.
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La fenice ad ali spiegate che risorge dalle fiamme campeggia sulla moneta d'oro da un'oncia emessa tra il 1750 e il 1752 dall'allora re di Sicilia, Carlo III di Borbone. Simbolo di immortalità e rinascita, ben rappresenta quegli anni di profondi cambiamenti sia per il trono di Spagna che per l'Italia Meridionale. Carlo era il primogenito delle seconde nozze di Filippo V, il primo re dei Borbone che governò la Spagna dopo l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo.
Il suo ruolo fu cruciale per la storia del Meridione, infatti portò a termine con successo la conquista militare del Regno di Napoli e del Regno di Sicilia che continuarono ad essere amministrativamente separati (ognuno con il suo corpus di leggi e il suo sistema monetario), ma di fatto dipendevano alla Spagna per motivi dinastici. Proprio per non richiamare la precedente frammentazione del Sud Italia, il re preferì farsi chiamare Carlo di Borbone, senza associare il suo nome ad un numerale che richiamava le vicende storiche del passato. Questo tema viene ripreso anche nell'iscrizione presente sul rovescio intorno all'effigie del sovrano.
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